venerdì 22 dicembre 2017

CALATAFIMI DECOLLA, ALCAMO ARRANCA


Calatafimi è un piccolo e grazioso paese delle entroterra della provincia di Trapani che ha la fortuna di essere governato da un sindaco capace e dinamico, che sa cosa significa fare il sindaco e lo fa alla grande come dimostra questa iniziativa di rilancio culturale e turistico della sua città.
Trovo su internet l'iniziativa “Borgo Genius Loci De.Co.” e la segnalo agli Alcamesi, ma sopratutto alla nostra Amministrazione Comunale che tanto potrebbe fare per la nostra Alcamo.

Borgo Genius Loci De.Co.: Calatafimi sceglie la via del marketing territoriale per valorizzare tradizione e tipicità.

Calatafimi Segesta: Presentazione alla città del progetto “BORGO GENIUS LOCI DE.CO"

http://www.lasberla.com/2016/05/calatafimi-segesta presentazione-alla-citta-del-progetto-borgo-genius-loci-de-co/




giovedì 14 dicembre 2017

TELEFONATE MOLESTE - CI SI PUO' DIFENDERE




C'è sempre qualcuno che ci chiama al telefono nei momenti meno propizi per cercare di venderci qualcosa di cui non abbiamo assolutamente bisogno o di rifilarci qualche fregatura.
Spesso rispondiamo a queste chiamate perchè, non sapendo chi ci chiama, pensiamo che ci possa interessare.
Leggiamo il numero di chi ci chiama ma non sappiamo il suo nome nè il motivo per cui ci chiama.
Certamente possiamo non rispondere a queste chiamate, rimanendo però col dubbio di chi è l'autore della chiamata e del motivo per cui ci chiama, ma possiamo farcene un'idea.
Ho provato ad inserire su Google il numero di telefono fisso di un mio torturatore telefonico a cui non avevo mai risposto ed ho trovato 83 commenti e questo giudizio: "E' stato contrassegnato 39 volte come pubblicità aggressiva. Agenzia di Trading o line molto fastiodiosa..."
L'ho subito inserito fra i numeri da rifiutare sempre e così me lo sono tolto definitivamente dalle scatole.

venerdì 1 dicembre 2017

SE FOSSI L'ASSESSORE ALLO SVILUPPO ECONOMICO DI ALCAMO...

Ho un piccolo appezzamento di terreno nei pressi di Alcamo, di cui circa 3000 mq. coltivati ad oliveto.
Quest'anno la produzione totale di olive prodotta da questo piccolo appezzamento di terreno è stata di circa 19 quintali che hanno reso 300 chili di olio, corrispondenti a 340 litri.
E' stata una buona annata, ma non eccezionale. Infatti anche negli anni passati, tranne rare eccezioni, la produzione si è attestata su valori simili.
Se cerco so Google “Olio extravergine di oliva on line” trovo il sito
in cui mediamente l'olio è venduto a 20 Euro a litro e quindi, vendendo il mio olio online a questo prezzo, potrei incassare 6800 Euro.
Non è il mio mestiere e non ne sarei capace ma se fossi capace di coltivarmelo da solo, spendendo 1800 Euro per l'imbottigliamento e le commercializzazione, da questo piccolo appezzamento di terreno coltivato ad oliveto potrei tirare fuori in utile 5000 Euro.
Niente male.
Un agricoltore che avesse una superficie di 3 ettari di terreno coltivati ad oliveto, potrebbe ricavare un utile di 50.000 Euro l'anno e condurre una vita più che agiata.
Questo oggi e solo un sogno.
Il prezzo dell'olio prodotto dai nostri agricoltori si aggira sui 35 Euro a cafiso (la nostra medievale unità di misura dell'olio) che corrsponde a circa 4 Euro al litro e con questo prezzo non si riesce  a coprire neanche le spese di coltivazione e spremitura.
Lo stesso olio viene acquistato dalle ditte che lo inbottigliano, commercializzano e vendono a 20 Euro a litro.
Per non parlare del mercato estero.
Ad Oslo ho visto confezioni di olio extravergine di oliva italiano in bottigliette di 2 etti al prezzo di 200 Corone, che corrispondono a circa 20 Euro per una confezione di due etti, ossia a 200 Euro a litro.
Tutto questo mentre ai nostri contadini viene pagato a 4 Euro a litro.
Che fare allora?
Se fossi l'assessore allo Sviluppo Economico di Alcamo chiamerei tutti i molti produttori di olio di Alcamo, sentirei le loro proposte per uscire da questo inferno, proporrei delle forme di aggregazione (cooperative?) per creare un nostro marchio per l'Olio Extravergine di Oliva di Alcamo, sponsorizzerei le creazione di un sito dedicato questa iniziativa, darei degli incentivi ai produttori che vorrebbero partecipare nella fase iniziale.
Se poi questa iniziativa fosse fatta propria dall'attuale assessore allo Sviluppo Economico, personalmente ne sarei lietissimo.
Ma l'olio non è il solo prodotto che potrebbe arricchire i nostri coltivatori.
Lo stesso discorso si può fare per il vino, il melone “Purceddu” e i tanti prodotti agricoli alcamesi che fanno arricchire chi li compra a prezzi stracciati e li commercializza a prezzi altissimi mentre i nostri agricoltori sono pagati con 4 soldi per tutto ciò che riescono a produrre.
L'Agricoltura, assieme al turismo, all'artigianato e al commercio, potrebbe essere un potente motore di sviluppo economico e sociale e non un'attività in perenne crisi economica.
Se questa Amministrazione di gente giovane, onesta e in gamba riuscisse in questa impresa, avrebbe l'appoggio di tutta la Città e sarebbe un modello di riferimento per tutte le altre Amministrazioni.
Ci proverà? Difficile fare pronostici.
Le foto allegate sono del mio amico, imprenditore agricolo Rosario Campo, con cui spesso abbiamo parlato di questi argomenti e che condivide totalmente queste idee.
Se altri produttori agricoli condividono quanto scrivo e vogliono tentare di reagire a questa situazione mortificante in cui si trova  la nostra agricoltura, si facciano sentire.

L'UNIONE FA' LAFORZA
DA SOLI SI E' DEBOLI E INDIFESI