giovedì 24 gennaio 2019

A TUTTI I LEGHISTI, CHE DA SEMPRE, PARLANDO DEI MIGRANTI DECLAMANO "AIUTIAMOLI A CASA LORO"

...ma anche a tutti coloro che si dicono cattolici osservanti.
Non mi è mai piaciuto parlare di me stesso e di quello che faccio, ma in questo caso lo ritengo opportuno nell'interesse di tutti quei poveri sfortunati nostri fratelli che hanno avuto la disgrazia di nascere nel posto sbagliato.Tutti noi abbiamo veramente la possibilità di "AIUTARLI A CASA LORO" ed io lo faccio già da 10 anni come dimostra la foto allegata.
Se chiunque, leghista o no, potendosi permettere di spendere un euro al giorno, desse il suo contributo (che peraltro è detraibile dalla dichiarazione dei redditi) a SAVE THE CHILDREN o ad altra onlus altrettanto seria, soltanto noi Italiani potremmo dare una mano di aiuto a molti milioni di nostri sfortunati fratelli.
Qualcuno si potrebbe riparare dietro la scusa che alcune di queste onlus si fregano i contributi dei cittadini per riempirsi le tasche. Io posso solo dire che mi risulta che SAVE THE CHILDREN utilizza l'86%dei fondi che raccoglie per usi umanitari nelle parti più povere e depresse del mondo. Ma credo che anche MEDICI SENZA FRONTIERE altre onlus siano altrettanto serie.
Posso anche dire che questa mia iniziativa mi fa sentire in pace con la mia coscienza.



mercoledì 16 gennaio 2019

4 PROBLEMI – UNA POSSIBILE SOLUZIONE


4 PROBLEMI 
UNA POSSIBILE SOLUZIONE

1° PROBLEMA
Se andate sul sito
Potete leggere le caratteristiche dei PAESI FANTASMI IN ITALIA in cui si dice anche quanto segue:
I paesi fantasma in Italia sono circa un migliaio, se si escludono stazzi e alpeggi. Altrimenti, secondo Linkiesta, il loro numero sale a 6.000. In alcuni casi si tratta di piccoli agglomerati urbani eretti in zone impervie, ma che si vanno a inserire con grande armonia nel paesaggio circostante.”
In questi agglomerati magari riesce a sopravvivere ancora qualche persona anziana in condizioni di grande stento perché non ci sono negozi o i servizi essenziali e in cui certamente i nostri ragazzi non torneranno mai a vivere.
Le costruzioni di questi agglomerati sono certamente accatastate e quindi sottoposte al regime fiscale. Per i proprietari sono quindi una rogna della quale farebbero volentieri a meno.
Supponendo che molti proprietari siano disponibili a cedere gratuitamente o a prezzi molto contenuti questo tipo di immobili abbandonati, ci sarebbe la possibilità di ospitare da 300 a 600 mila persone in questi luoghi sparsi in tutta Italia.

2° PROBLEMA
In Italia i vecchi che percepiscono la pensione sono tantissimi e i giovani che, col loro lavoro, dovrebbero pagare la pensione ai vecchi sono pochissimi a causa della scarsa natalità, ma anche perché non trovano un lavoro decente, o perché, avendo studiato, non vogliono fare il mestiere dei loro padri e preferiscono andare a lavorare all’estero con stipendi e condizioni più vantaggiose.
Di conseguenza le pensioni sono pagate con soldi dello Stato che, anche e non solo per questo, è sempre più indebitato e i debiti si devono pagare.

3° PROBLEMA
Il debito pubblico italiano per ora è di circa 2400 miliardi di Euro a cui si devono aggiungere gli interessi per molte migliaia di miliardi di Euro ogni anno, cifra tanto alta da essere difficilmente comprensibile. Per capire di cosa stiamo parlando pensiamo che se la dovessimo ipoteticamente pagare tutti noi Italiani in parti uguali e con i nostri soldi, ognuno di noi, ricco o povero, neonato o centenario, dovrebbe trovare nel suo borsellino qualcosa come 40 mila Euro per saldare il conto dei nostri debiti
Siccome prima o poi questi soldi si dovranno trovare, occorre pensare come fare e prima si trova una soluzione è meglio è.

4° PROBLEMA

I MIGRANTI
I migranti regolari in genere non costituiscono un problema perché si sono inseriti e lavorano sopratutto al nord, quindi pagano i contributi e contribuiscono alla ricchezza nazionale e a trovare un poco di soldi per le pensioni di tutti gli Italiani anziani.
Il problema è invece costituito da tutti gli irregolari senza lavoro e da tutti quelli che hanno il permesso di soggiorno ma che non hanno un lavoro e per i quali il Governo spende molti dei nostri soldi. 
Per questo problema non si è ancora trovata una soluzione.
Quanti sono questi migranti? Ce lo dice il Sole 24 ore su
Dove si legge:Restando all’Italia, invece, troviamo cifre che oscillano da un minimo di 279mila a un massimo di 461mila. Tuttavia secondo stime più recenti della Fondazione ISMUe aggiornate a inizio 2017 gli stranieri senza un valido permesso di soggiorno sarebbero invece 491mila.

UNA POSSIBILE SOLUZIONE

Mettendo al primo posto gli interessi di tutti gli Italiani e quelli di questi poveri disgraziati che una sorte avversa li ha portati a scappare dalle loro terre, il Governo incentiva con sgravi fiscali i proprietari di queste costruzioni abbandonate e che per i proprietari costituiscono, non una ricchezza, ma un grave peso economico, a cedere queste costruzioni allo Stato in via definitiva o per un periodo di tempo aeguato e le mette a disposizioni dei migranti. 
Anzicché dare grossi contributi alle varie cooperative affinché provvedano ai bisogni primari di questa povera gente, li da direttamente agli interessati a condizione che si insedino in questi centri praticamente abbandonati, agevola anche fiscalmente, l’apertura di attività commerciali in questi centri in modo che gradualmente possano diventare autonome e capaci di produrre reddito.
Il tutto con un costo minimo o nullo per le casse dello Stato.
Quando, dopo un certo periodo di tempo, questi luoghi torneranno ad essere vitali e le attività dei nuovi abitanti cominceranno a produrre redditi, questi potranno essere tassati come qualunque attività in Italia e le casse dello stato, e quindi anche il debito pubblico, ne trarranno un grande benedicio.
Questa non è una nuova idea, è già stata collaudata a   Riace dove i migranti erano stati accolti come amici e avevano rivitalizzato un paese che si avviava ad essere un paese morto. 
La convivenza e l’integrazione delle differenti culture fra Italiani residenti ed immigrati si è dimostrata ottima per entrambe le comunità e il paese era tornato a una nuova vita. Poi sappiamo tutti come andò a finire
Il Governo potrebbe applicare questo modello di integrazione a livello nazionale, e cosi facendo si rivitalizzarebbero questi territori abbandonati dando la possibilità ai pochi cittadini Italiani ancora residenti in questi posti di tornare a vivere una vita sociale normale, si darebbe agli immigrati la possibilità di tornare a condurre una vita dignitosa, ad iniziare nuove attività che in seguito potrebbero essere adeguatamente tassate, a costruirsi un futuro, il tutto con un costo molto modesto, anzi, nel medio periodo, con un guadagno significativo. 
Se prevarrà invece l’incomprensione o meschini e miopi calcoli politici, tutti noi avremo perso una grande occasione storica e ne pagheremo le conseguenze anche in termini economici.