VALORIZZAZIONE
DELLE ZONE AGRICOLE
ALLA PERIFERIA DELLA CITTÀ
Esiste,
nelle immediate periferie di Alcamo, una consistente fascia di
terreni definiti come agricoli, ma che hanno un’estensione molto
ridotta.
Se
si pensa che un’azienda agricola, per essere economicamente
produttiva deve avere una superficie di almeno 20 ettari si deduce
che la ridotta estensione di questi terreni li rende poco idonei a
una remunerativa coltivazione agricola.
Questi
terreni non possono neanche essere destinati ad un’edilizia di tipo
rado in quanto, come terreni agricoli hanno un indice di
edificabilità di 0.03, ossia su una superficie di 2000 mq. di
terreno è possibile edificare 20 metri quadri di costruzione ad un
piano di 3 metri di altezza, assolutamente insufficiente a qualunque
esigenza abitativa.
Elevando
l’indice di edificabilità da 0.03 a 0,15 su questi piccoli
appezzamenti, si potrebbe costruire una piccola abitazione (75 mq. su
2000 mq. di terreno), sufficiente alle esigenze di una famiglia
media.
La
costruzione, alta solo 3 metri, occuperebbe il 3,75% del terreno su
cui sorgerebbe e quindi sarebbe immersa nel verde e l’impatto
sull’ambiente sarebbe assolutamente irrilevante.
Questa
fascia di terreno attorno alle città, che oggi è spesso abbandonata
o peggio in molti casi costruita abusivamente con costruzioni che,
in quanto abusive, non tengono conto di vincoli volumetrici o di
altro tipo, può trovare la sua naturale collocazione come area
destinata ad edilizia rada e, con questa nuova destinazione,
certamente riqualificata.
Questa
soluzione non è né straordinaria, né innovativa e viene applicata
da parecchio tempo nel vicino comune di Partinico dove non ha portato
nessuno stravolgimento ambientale, anzi ha migliorato di molto
l’ambiente alla periferia di quella città.
L’amministrazione
comunale in occasione della nuova redazone del PRG, nel rispetto di
tutti i vincoli cui sono soggette le costruzioni, potrebbe elevare
l’indice di edificabilità per tutte le aree agricole delle zone
densamente frazionate alla periferia della città, da 0.03 a 0.15
mc/mq e con questa semplicissima norma e a costo zero si metterebbero
molti cittadini in condizione di poter costruire un’abitazione di
piccole dimensioni, immersa nel verde e nella quiete della campagna
senza dover spendere un grosso capitale per l’acquisto dell’area
edificabile, si calmiererebbero i prezzi delle aree edificabili, si
rilancerebbe il settore dell’edilizia e si riqualificherebbe questo
tipo di territorio che oggi rischia il degrado.
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