Nel 1630 la peste descritta
da Manzoni nei Promessi Sposi colpì tutto il mondo e anche tutta
l’Italia settentrionale e non si diffuse nell’Italia meridionale,
come ha fatto oggi il coronavirus.
Anche
allora, come oggi per il coronavirus, non c’erano i vaccini e in
più, a differenza di quell’epoca, la medicina era molto primitiva.
Il
risultato combinato della mancanza di vaccini e dell’arretratezza
della medicina fu molto più disastroso della più terribile guerra.
A Milano morirono 3 milanesi su 4.
Nell’Italia
settentrionale i morti furono quasi la metà di tutta la
popolazione.
La
società e l’economia dell’Italia settentrionale tornarono
indietro in modo catastrofico.
Nella tabella sottostante sono
riportati i morti per peste nelle principali città del nord e i dati
sono presi da Wikipedia.
Si
può dire che se allora i nostri antenati avessero avuto il vaccino
questa tremenda catastrofe non sarebbe avvenuta?
Eppure
anche oggi c’è gente che grida che i vaccini non si devono fare
perché fanno male alla salute e perché le multinazionali dei
farmaci ci guadagnano sopra.
Ammettiamo che sia vero, e allora che faremo quando ci sarà il vaccino? non ci vaccineremo per protesta contro le multinazionanli che guadagnano sui vaccini?
Nessun commento:
Posta un commento