A
MATTEO RENZI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Spero
di non avere capito bene e ti prego, se puoi, di fare chiarezza.
Ci
dici spesso che l'Europa è casa nostra, la nostra famiglia.
Forse
è vero, ma a me sembra che in questa grande famiglia vi sono molti
fratelli coltelli.
Il
primo che mi viene in mente è Jean-Claude Juncker, Presidente della
Commissione Europea dal 1º novembre 2014 e primo ministro del
Lussemburgo dal 20 gennaio 1995 al 10 luglio 2013.
Da
primo ministro del Lussemburgo ha arricchito il suo paese con una
politica aggressiva di facilitazioni fiscali alle aziende europee a
scapito degli altri stati di questa grande famiglia che è l'Europa.
Oggi,
da Presidente della Commissione Europea e con l'appoggio di altri
componenti della famiglia, cerca di imporre una politica di sacrifici
ai fratelli europei, mettendo in serie difficoltà le politiche
economiche espansive dei governi e le economie più fragili della
famiglia e frenando il già precario svlluppo economico di queste
economie.
In queste condizioni da noi le aziende chiudono a grappoli, la disoccupazione è alle stelle, le condizioni economiche di molte famiglie sono disperate, i giovani non riescono a trovare lavoro.
Se
quello che ho capito è giusto, l'Europa è una famiglia da incubo.
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