Spesso
ci lamentiamo dei nostri problemi economici e in molti casi questi
problemi sono maledettamente reali e, in un paese avanzato come il
nostro, dovrebbero essere presi in seria considerazione dai nostri
governanti che invece troppe volte li sottovalutano.
Chi
non vive sulla propria pelle questi problemi di sopravvivenza, ma
magari si lamenta di non poter comprare una bella macchina nuova o di
non potersi permettere una gita in Giappone o cose simili, potrebbe
pensare ai troppi sfortunati sulla terra che hanno il problema di
trovare un poco di cibo o di acqua pulita, di non poter mandare i
figli a scuola e in generale di non avere il minimo indispensabile
per condurre una vita appena dignitosa.
Nei
paesi civili poche persone pensano a questi nostri fratelli che non
hanno avuto la fortuna di nascere in un paese evoluto e ricco.
Aiutare
i bambini di queste zone poverissime del mondo non è costoso e
moltissimi di noi lo potrebbero fare se solo lo volessero.
Aiutare
questi bambini ci da un grande conforto se pensiamo che un nostro
piccolo aiuto può togliere un essere umano da condizioni di miseria
e disperazione.
L'essere
in contatto con questi bambini, inoltre, ci arricchisce moralmente e
ci rende partecipi di realtà lontane, molto povere in termini
economici e sociali, ma forse e proprio a causa dei loro grandi
problemi, molto forti come carattere, intelligenza e voglia di
progredire e di raggiungere con le loro forze e con il nostro piccolo
contributo, condizioni di vita dignitose.
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