Preg.mo
Sig. Presidente del Consiglio, Prof. Giuseppe Conte
Mi
permetto di sottoporLe queste mie considerazioni in merito a una
ventilata idea relativa alla ipotetica costruzione del ponte sullo
stretto di Messina.
Ogni
tanto, quando alcuni politici non sanno cosa fare per essere al
centro dell'attenzione, rispolverano il ponte sullo stretto di
Messina e dicono che si farà.
Poi tutto cade nel
dimenticatoio e meno male.
Perché questo ponte è una
follia?
1) - Il ponte a una sola
campata, finora il più lungo al mondo e costruito in Giappone, ha
una lunghezza di 1991 metri.
l ponte sullo stretto avrebbe
una campata unica di 3300 metri, quasi il 70% più lunga e quindi non
si sa se la teoria con la quale si dovrebbe progettare e costruire il
ponte è valida per un'opera di queste dimensioni.
2) - Sicilia e Calabria sono
su due placche tettoniche che si muovono in modo significativo in
direzioni diverse e quindi la distanza fra i due piloni in Sicilia e
Calabria, e di conseguenza la lunghezza del ponte, varia nel tempo.
3) - L'area dello Stretto di
Messina è zona sismica di prima categoria. Nel 1908 è stata oggetto
di un terremoto che ha distrutto la città. Quali effetti avrebbe un
terremoto simile su una struttura estremamente ardita e costruita
senza il supporto di esperienze acquisite nel tempo su ponti di
questa luce?
4) - Il Ponte Morandi, che in
confronto al ponte sullo stretto sarebbe una struttura molto modesta,
ci dovrebbe avere insegnato ad essere molto prudenti quando si
progettano e realizzano opere assolutamente innovative.
Che esperienza abbiamo oggi
sulla progettazione e realizzazione di una struttura simile? Io dico
nessuna esperienza e spero di essere smentito con fatti e non con
chiacchiere di politici che, in quanto tali, pensano di essere
onniscienti.
5) - Sappiamo tutti benissimo
che il periodo storico che stiamo attraversando è estremamente
turbolento. Tutti abbiamo visto in TV l'attentato alle torri gemelle
di New York e altri attentati simili.
Se una mente malata decidesse
di buttare giù questo ponte, basterebbe fare esplodere un autocarro
pieno di esplosivo al centro della campata e ci sarebbero centinaia
di morti e i ruderi di un ponte che sarebbe costato dai 5 miliardi in
su.
Se un politico o un partito
propongono questo ponte e sanno a quali rischi si va incontro, sono
degli incoscienti.
Sono certo che Lei valuterà
con attenzione e saggezza tutte le possibili implicazioni relative
alla ventilata costruzione di questo ponte e Le auguro buon lavoro
nell'interesse di tutta la nostra collettività.
Ing.
Vito Pipitone
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