lunedì 29 agosto 2016

I TERREMOTI – DISGRAZIA PER MOLTI, FORTUNA PER POCHI E NOI CHE FACCIAMO?


I TERREMOTI – DISGRAZIA PER MOLTI, FORTUNA PER POCHI
E NOI CHE FACCIAMO?
I terremoti sono eventi, spesso disastrosi, che colpiscono in nostro territorio generando spesso morti e distruzioni e che creano in chi li ha vissuti un senso di angoscia e di impotenza che solo chi è passato attraverso una esperienza di questo tipo può capire
I morti sono pianti dai loro familiari e da chi li conosceva, sono solennemente ricordati dai politici in passerella. Poi vengono rapidamente dimenticati dalla società e si passa alla fase della ricostruzione, costosissima e che fa arricchire le imprese che si aggiudicano gli appalti.
Nel caso del terremoto dell'Aquila, dalle intercettazioni a suo tempo fatte, si possono ascoltare persone che brindano al terremoto, apportatore per loro di ricchezza e benessere e chi se ne frega se porta distruzione, dolore e morte a tanta gente?
Ad ogni terremoto, con una evidenza ormai consolidata e riscontrabile in tutti gli eventi simili che si sono avuti nel passato, si ripete il dolore vero dei familiari e degli amici delle vittime, il rito dei politici che accorrono sui luoghi del disastro spendendo nobilissime quanto inutili parole, le promesse che poi non si manterranno quasi mai, le ricostruzioni che spesso durano un tempo quasi infinito, i lavori di una ricostruzione che molto spesso non risponde alle reali esigenze della gente, gli sperperi e le ruberie che sembrano inevitabili in questi casi e che arricchiscono gli imprenditori disonesti e la malavita organizzata.
Queste successioni di eventi non sono episodiche e limitate a singoli casi, sono la regola confermata da tanti eventi sismici disastrosi e questo è l'aspetto più inquietante di queste tragedie.
E lo Stato cosa fa?
Cosa fa per prevenire i disastrosi effetti dei terremoti o limitare i danni, anche nella considerazione che i pur altissimi costi di una politica di prevenzione sono di gran lunga inferiori a quelli degli interventi a distruzione avvenuta?
Cosa fa per garantire che i lavori di ricostruzione siano effettuati in modo di soddisfare le reali esigenze della gente e mettano veramente in sicurezza gli stabili danneggiati?
Cosa fa per impedire che pochi soggetti si arricchiscano illecitamente sulle tragedie altrui?
Cosa fa per combattere il malaffare che brinda ai terremoti come occasioni d'oro per illeciti guadagni?
Se non riesce a bloccare questi crimini è perché è incapace di stroncarli, perché non li vuole stroncare o per quali altri motivi?
E gli Enti locali, i Comuni e nella nostra piccola realtà locale, Alcamo, cosa hanno mai fatto per attenuare gli effetti di un terremoto possibile?
Ci siamo mai posto il problema di come ci dovremmo organizzare, cosa dovremmo fare e come potremmo prevenire e ridurre i danni di un evento sismico che dalle nostre parti è certamente possibile, dato che siamo in zona sismica e che nel 1968 abbiamo avuto un terremoto che ha distrutto i comuni della Valle del Belice e che da noi si è fatto sentire in modo netto anche se, per nostra fortuna, ha arrecato solo pochi danni?
Per evitare che tutti noi e le Autorità giungiamo totalmente impreparati ad un evento sismico si dovrebbe concordare con le Forse dell'Ordine, i Vigli del Fuoco, la Croce Rossa, la Protezione Civile e le organizzazioni religiose, un piano di interventi dettagliato, identificando aree sufficientemente sicure e idonee attrezzature per poter ospitare un grande numero di persone che dovessero trovarsi con le abitazioni danneggiate o distrutte. Ogni cittadino dovrebbe sapere cosa dovrebbe fare in questi casi e si dovrebbero fare delle frequenti esercitazioni di simulazione di terremoto in modo che in caso di sisma tutti noi sappiamo cosa fare e non ci facciamo prendere dal panico che è altrettanto pericoloso di un terremoto.
Quanto sopra detto credo che sia a costo zero. C'è solo bisogno di organizzazione e volontà di farlo nella considerazione che queste disgrazie possono accadere anche a noi e che ci troverebbero totalmente impreparati con conseguenze disastrose.
Mi rendo conto che è difficile, ma non impossibile e bisogna provarci.
Per me sarebbe un'amara sconfitta se in futuro vi dovessi dire: "ve lo avevo detto e non mi avete ascoltato".
Una lettura su
fornisce un quadro molto completo della situazione sismica in Italia.
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domenica 21 agosto 2016

Due grandi indicano la via ai politici, ma con scarso successo.




Due frasi sempre attuali e di grande valore etico che dovrebbero essere una guida per tutti i politici indistintamente. Ma quanti le seguono?


“AGITATEVI, PERCHÉ AVREMO BISOGNO DI TUTTO IL VOSTRO ENTUSIASMO.
ORGANIZZATEVI, PERCHÉ AVREMO BISOGNO DI TUTTA LA VOSTRA FORZA.
STUDIATE, PERCHÉ AVREMO BISOGNO DI TUTTA LA VOSTRA INTELLIGENZA.”
ANTONIO GRAMSCI

"OCCORRE ASCOLTARE I CITTADINI E DARE LORO DELLE RISPOSTE CHIARE E NON MOSTRARE LA SOVRANA INDIFFERENZA ASSICURATA DALLA PROPRIA INDISCUTIBILE SUPERIORITÀ.”

EDMONDO BERSELLI

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