sabato 13 maggio 2017

LEI È UN FANNULLONE DI QUESTO PARLAMENTO!

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Aula del Parlamento Europeo.
Matteo Salvini, segretario della Lega.
"LEI È UN FANNULLONE DI QUESTO PARLAMENTO!" Ecco le parole più forti rivolte dall'Europarlamentare Tarabella al leghista Salvini accusato di aver fatto numerose assenze a moltissime riunioni al parlamento ma di non essere mai mancato alle apparizioni TV.
Il Parlamento applaude.
E Salvini cosa risponde?
“IO NON ME LA PRENDO”
Come Italiano mi vergogno si essere rappresentato al Parlamento Europeo anche da questa persona, ma la cosa più grave e preoccupante è che un italiano su otto lo ammira e lo vota.
Sentitelo su youtube.


domenica 7 maggio 2017

I COMANDAMENTI STRADALI


I COMANDAMENTI STRADALI
Li ho scritti principalmente per me, per sforzarmi, quando sono alla guida del mio mezzo di trasporto, di stabilire delle mie regole con lo scopo unico di non arrecare danno a me, ai miei familiari e a nessun essere umano, animale o qualunque cosa sia. Non so se ci riuscirò ma ci voglio provare.
Se poi anche una sola persona lo riterrà utile e lo vorrà fare suo, magari vorrà condividerlo con i suoi amici e me ne vorrà dare notizia, sarà per me motivo di grande soddisfazione.
  1. NASCERE È DIFFICILISSIMO, MORIRE È CERTO E FACILISSIMO - Non anticipiamo la nostra morte o altri guai con una manovra azzardata. Quando guidiamo abbiamo in mano un mezzo di acciaio che può anche superare i dieci quintali e raggiungere velocità molto alte. Se non siamo più che prudenti possiamo fare molto male a noi stessi e agli altri. Se moriamo noi non sentiremo più dolore ma chi ci vuole bene continuerà a soffrire per la nostra morte molto a lungo. Ricordiamoci anche che molto spesso abbiamo figli o parenti che dipendono da noi e che con la nostra morte si troverebbero in seri guai.
  2. I MEZZI DI TRASPORTO SERVONO PER TRASPORTARCI, NON PER FARE GARE – Chi ha voglia di gareggiare vada a farlo in maggiore sicurezza nei circuiti attrezzati e non su strade frequentate.
  3. NON PENSIAMO DI ESSERE PIÙ BRAVI, SVELTI, ABILI E FURBI DEGLI ALTRI - Lo possono pensare anche gli altri e sono guai seri.
  4. UNA VELOCITÀ MODERATA CI DARÀ MAGGIORI POSSIBILITÀ DI ARRIVARE INTERI A DESTINAZIONE – Magari arriveremo qualche minuto dopo, ma arriveremo. Meglio arrivare qualche minuto dopo che correre il rischio di non arrivare.
  5. ANCHE QUANDO, AD UN INCROCIO, ABBIAMO DIRITTO DI PRECEDENZA SIAMO SEMPRE MOLTO CAUTI – Potremmo incontrare un cretino che se ne infischia di rispettare le regole e che ci manda al Creatore. Meglio farlo passare che lasciarci le penne.
  6. QUANDO GUIDIAMO PENSIAMO SOLO A GUIDARE – Lasciamo perdere l'uso del cellulare o la musica a tutto volume. Ricordiamoci che abbiamo in mano almeno una tonnellata di acciaio lanciata a velocità.
  7. QUANDO PENSIAMO DI CONTROLLARE E DOMINARE LA MACCHINA SIAMO NELLA FASE DI MAGGIORE PERICOLO PER NOI E PER GLI ALTRI - Ci sentiamo sicuri nel nostro mezzo, ma basta un nulla per trasformare questa tonnellata di acciaio in una trappola mortale. Basta una deformazione del manto stradale, un guasto meccanico, una foratura, una distrazione, un malessere ecc. e potremmo non tornare a casa.
  8. MANTENIAMO SEMPRE UNA BUONA DISTANZA DI SICUREZZA DAL VEICOLO CHE CI PRECEDE – Quando stiamo troppo vicini alla macchina che ci precede, se questa per un qualunque motivo frena bruscamente ci cono buone probabilità che ci andiamo a a sbattere contro. Con quali conseguenze?
  9. PEDONI, CICLISTI E MOTOCICLISTI SONO SOGGETTI FRAGILI DA TUTELARE - Se gli buttiamo addosso una tonnellata di acciaio non c'è casco che tiene, non hanno scampo e noi ne pagheremo le conseguenze.
  10. QUANDO GUIDIAMO SIAMO SEMPRE VIGILI E PRUDENTI – Eviteremo di fare male a qualcuno e sarà molto bene anche per noi.
    Se chi leggerà questo scritto, vorrà suggerire qualche altro “comandamento” che mi è sfuggito, potrà suggerirmelo o aggiungerlo lui stesso. Non è necessario che siamo proprio dieci i “Comandamenti Stradali”

mercoledì 3 maggio 2017

LA STRAGE DI ALCAMO DIRAMAZIONE DEL 14 LUGLIO 1943 VISTA DAL PROFESSORE MESSINA

Oggi, presso la sede dell'UNITRÈ di Alcamo, il Professore Francesco Messina ci ha parlato della Strage della Stazione di Alcamo Diramazione avvenuta il 14 Luglio 1943, nella quale morirono ammazzati come bestie da macello tanti Siciliani, fra i quali alcuni Alcamesi, colpevoli del reato di avere preso dei generi alimentari disseminati nell'area della stazione a seguito di bombardamenti che avevano sventrato molti vagoni ferroviari carichi di cibo destinato alle truppe. Cibi comunque destinati ad andare perduti.
Il Professore Messina allora bambino, è stato testimone oculare di alcuni episodi di questa strage. 
Io non trovo parole adeguate ad esprimere un simile orrore e trovo gravissimo ed incomprensibile che su questa nostra tragedia sia calato un silenzio praticamente totale, tanto che pochissimi Alcamesi conoscono questi fatti che sono ben documentati in un pregiato libro di Nello Morsellino di cui ho già riportato per intero il capitolo riguardante questi fatti nel post sottostante e che ripropongo affinché di tutti questi nostri poveri ed incolpevoli martiri non se ne perda la memoria.
Dimenticarli sarebbe come ucciderli una seconda volta.