giovedì 31 marzo 2016

"PROGETTO ALCAMO" INCONTRA GLI AGRICOLTORI

Alcamo è una città da sempre basata sull'attività agricola. Oggi è necessario che la politica e gli enti locali si impegnino affinché gli agricoltori non siano ostacolati dalla burocrazia; anzi, è un bene per tutta la città e per la salvaguardia del paesaggio che il loro numero cresca e che siano collaborati nella loro iniziative imprenditoriali e nella commercializzazione/valorizzazione dei loro prodotti.

             Antonino Vallone
            Candidato Sindaco
            per la Lista Civica 
       PROGETTO ALCAMO

lunedì 28 marzo 2016

EUGENIO SCALFARI: "PERCHE' 'GAIA' MI FA PAURA"

Il vecchio saggio Eugenio Scalfari dice:

Perché 'Gaia' mi fa paura

Dal video di Casaleggio emerge un'ideologia distruttiva e antidemocratica. Sono davvero quelli gli obiettivi per l'Italia e per il mondo che indica il guru del M5S?”
Se avete curiosità e pazienza, potete ascoltare il Verbo di Casaleggio & C. su:
Noi Alcamesi andremo presto ad eleggere un nuovo sindaco e una nuova amministrazione della nostra città.
Veramente vogliamo dare il nostro voto a chi ha come guida gente che pensa queste cose?
Spesso il nostro voto è influenzato da interessi personali, da simpatia, da avversione e protesta verso una classe politica che finora si è dimostrata corrotta o impotente.
Ricordiamoci con forza che dal voto di ognuno di noi dipende il futuro della nostra Alcamo e che siamo noi elettori che col nostro voto sceglieremo chi ci governerà.

domenica 27 marzo 2016

REFERENDUM DEL 17 APRILE


AL REFERENDUM DEL 17 APRILE
IO VOTO

SI

PER

NON RINNOVARE

LE CONCESSIONI ALLE TRIVELLAZIONI PER L'ESTRAZIONE DI IDROCARBURI ENTRO LE 12 MIGLIA MARINE DALLE COSTE ITALIANE

SE DEVO SCEGLIERE FRA

UN POCO DI PETROLIO E GAS

E
AMBIENTE INCONTAMINATO

IO SCELGO
AMBIENTE INCONTAMINATO


CHE È LA NOSTRA PRINCIPALE RICCCHEZZA


REFERENDUM 17 APRILE

Risultati immagini per petrolio e ambiente


IO VOTO
SI

PER

NON RINNOVARE

LE CONCESSIONI ALLE TRIVELLAZIONI PER L'ESTRAZIONE DI IDROCARBURI ENTRO LE 12 MIGLIA MARINE DALLE COSTE ITALIANE

SE DEVO SCEGLIERE FRA

UN POCO DI PETROLIO E GAS

E
AMBIENTE INCONTAMINATO

IO SCELGO
AMBIENTE INCONTAMINATO


CHE È LA NOSTRA PRINCIPALE RICCCHEZZA

giovedì 24 marzo 2016

PROGETTIAMO INSIEME LA FUTURA ALCAMO



Progetto Alcamo nelle scorse settimane ha tenuto tre incontri con i cittadini: con i giovani, con il mondo della scuola e con i tecnici (architetti, ingegneri, geologi e geometri). Il prof. Antonino Vallone, candidato sindaco, ha presentato loro la sua candidatura e la principale idea programmatica, cioè lo sviluppo economico e culturale della città basato sulla valorizzazione in chiave turistica di tutto il centro storico e dei prodotti enogastronomici di qualità. 
-I giovani hanno apprezzato l’idea programmatica, aggiungendo che bisogna migliorare la vivibilità di tutta la città e aumentare la fruibilità delle strutture pubbliche sportive. Hanno espresso, soprattutto, il desiderio di avere spazi pubblici chiusi a loro destinati. Si è pertanto parlato della “Cittadella dei giovani” che potrebbe rappresentare una valida soluzione. Riguardo il tema della sua gestione, si è stati tutti concordi che per garantire le sue finalità sociali sarebbe auspicabile che rimanesse in mano al Comune con la collaborazione di associazioni giovanili.

- Dal mondo della scuola è venuta fuori una forte condivisione dell’idea programmatica di Progetto Alcamo e la possibilità che la scuola possa collaborare a questo progetto con le sue specifiche competenze. Dai presenti sono emerse richieste di maggiore attenzione da parte dell’amministrazione nei confronti della scuola, perché gli attuali finanziamenti comunali sono assolutamente inadeguati per un normale funzionamento delle strutture e per lo svolgimento di eventi culturali. Qualcuno ha anche evidenziato il bisogno di una maggiore razionalizzazione della distribuzione territoriale degli Istituti. 
- I tecnici presenti nel terzo incontro sono più che convinti che il futuro di Alcamo, come già attuato in tante città, sia legato ad una riduzione nell’uso delle auto e alla valorizzazione del suo bellissimo centro storico e dei tesori paesaggistici, archeologici e naturalistici di grande rilevanza. Progetto Alcamo ha presentato ai tecnici sia la realizzazione di opere pubbliche che tale idea programmatica contiene, come la pavimentazione in pietra di tutte le strade del centro, agevolazioni per la ristrutturazione dei prospetti delle abitazioni, ecc., sia la realizzazione di opere pubbliche non ultimate (ad esempio, Via Vivaldi che si collega alla SP 47, lo sbocco finale del collettore delle acque piovane in contrada sant’Anna, ecc.) sia opere di nuova realizzazione, come: verde attrezzato per bambini su spazi pubblici che al momento sono in stato di degrado, due rotatorie in incroci pericolosi, nuova viabilità attorno a piazza Pittore Renda e un progetto di una condotta idrica e di una fognaria per le abitazioni lungo la salita per monte Bonifato. Sulle opere pubbliche per Alcamo Marina siamo in fase di approfondimento a causa della complessità degli interventi richiesti (rete idrica, rete fognaria e viabilità). Davanti al pessimismo sulle reali possibilità di realizzare nuove opere è stato rimarcato che “bisogna avere il coraggio di guardare in avanti e avere una visone futura della città, in modo da realizzare un passo alla volta le opere pubbliche valide, sfruttando a dovere tutte le opportunità offerte dai bandi pubblici”. 
Progetto Alcamo continuerà ad ascoltare i cittadini per elaborare il suo programma,


















mercoledì 16 marzo 2016

LE SPLENDIDE AUTO DI ADRIANO STELLINO #ORGOGLIOALCAMESE


Ricordo di avere ammirato i primi disegni di autovetture sportive di Adriano Stellino, già molti anni addietro, in una bacheca che suo padre teneva all'interno della sua attività commerciale (credo che siano esposti ancora la). Disegni fatti a mano con estrema cura, con ricchezza di particolari e con una eleganza e gradevolezza strabilianti considerando che erano stati fatti da un bambino.
Qualche giorno addietro, girovagando su internet, attrae la mia attenzione la foto di un' auto dalle linee avveniristiche e molto gradevoli. Un'auto che mi piace veramente molto e che mi spinge a saperne qualcosa di più.
Trovo su
una bella descrizione della macchina e del suo progettista, Adriano Stellino che, già sette anni addietro, da neo laureato allo IAAD (Istituto d’Arte Applicata e Design) in Transportation Design, aveva vinto il concorso “Autostyle Competition” nella categoria “Sports Cars con versione speciale”. Il progetto ha ricevuto i riconoscimenti quale “miglior proposta nella categoria Sports Car con versione speciale” e la speciale menzione dal pubblico partecipante all’evento.
Quel bambino che sognava e disegnava a matita auto che già allora erano di una bellezza straordinaria, studiando con impegno, passione e talento, è diventato un giovane e brillantissimo progettista di autovetture apprezzato nel mondo e noi Alcamesi siamo molto orgogliosi di questo nostro concittadino. 

martedì 15 marzo 2016

SARA RENDA NOMINATA A 24 ANNI ÉTOILE DELL’OPÉRA NATIONAL DE BORDEAUX - #ORGOGLIOALCAMESE


Quanti Alcamesi sanno di SARA RENDA? Secondo me troppo pochi ed io non ero fra questi fortunati.
Incuriosito, ho fatto una ricerca su internet e su
leggo:

SARA RENDA, NOMINATA A 24 ANNI ÉTOILE DELL’OPÉRA NATIONAL DE BORDEAUX

Ieri sera una danzatrice italiana è diventata étoile. É Sara Renda, siciliana di origine e scaligera per formazione. A soli 24 anni è stata nominata étoile dell’Opéra National de Bordeaux, nel cui Corpo di Ballo milita dal 2010, anno del diploma alla Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala.
A conferirle il titolo, ieri 15 dicembre 2015, al termine della prima de LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO, Charles Jude, direttore del balletto dell’Opéra National De Bordeaux, e Thierry Fouquet, Direttore Generale Dell’Opéra National de Bordeaux.
Nata ad Alcamo, Sara Renda si trasferisce a 11 anni a Milano per studiare alla Scuola di ballo della Scala. Subito dopo il diploma entra a far parte del Corpo di ballo dell’OPÉRA NATIONAL DE BORDEAUX. Tanti i ruoli solistici e tante le sfide, non ultimo il Concorso di Varna, nell’estate 2014, dove Sara si guadagna una più che meritata medaglia di bronzo.”
Faccio delle ricerche su youtube e trovo tantissimi pezzi su Sara, fra cui anche
che mostra tutta la bravura, leggiadria, simpatia, professionalità di cui è dotata questa straordinaria ragazza alcamese che onora la nostra città e della quale dobbiamo essere orgogliosi.

SARA RENDA NOMINATA A 24 ANNI ÉTOILE DELL’OPÉRA NATIONAL DE BORDEAUX - #ORGOGLIOALCAMESE

Risultati immagini per sara renda ballerina


Quanti Alcamesi sanno di SARA RENDA? Secondo me troppo pochi ed io non ero fra questi fortunati.
Incuriosito, ho fatto una ricerca su internet e su
leggo:

SARA RENDA, NOMINATA A 24 ANNI ÉTOILE DELL’OPÉRA NATIONAL DE BORDEAUX

Ieri sera una danzatrice italiana è diventata étoile. É Sara Renda, siciliana di origine e scaligera per formazione. A soli 24 anni è stata nominata étoile dell’Opéra National de Bordeaux, nel cui Corpo di Ballo milita dal 2010, anno del diploma alla Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala.
A conferirle il titolo, ieri 15 dicembre 2015, al termine della prima de LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO, Charles Jude, direttore del balletto dell’Opéra National De Bordeaux, e Thierry Fouquet, Direttore Generale Dell’Opéra National de Bordeaux.
Nata ad Alcamo, Sara Renda si trasferisce a 11 anni a Milano per studiare alla Scuola di ballo della Scala. Subito dopo il diploma entra a far parte del Corpo di ballo dell’OPÉRA NATIONAL DE BORDEAUX. Tanti i ruoli solistici e tante le sfide, non ultimo il Concorso di Varna, nell’estate 2014, dove Sara si guadagna una più che meritata medaglia di bronzo.”
Faccio delle ricerche su youtube e trovo tantissimi pezzi su Sara, fra cui anche
che mostra tutta la bravura, leggiadria, simpatia, professionalità di cui è dotata questa straordinaria ragazza alcamese che onora la nostra città e della quale dobbiamo essere orgogliosi.





domenica 13 marzo 2016

“PROGETTO ALCAMO” PRESENTA LA SUA PRIMA IDEA PROGRAMMATICA PER ALCAMO


 “PROGETTO ALCAMO”
PRESENTA LA SUA PRIMA IDEA PROGRAMMATICA PER ALCAMO


“Ripartire dal Centro e dal bello di Alcamo: per un rilancio economico e culturale, valorizzando i nostri beni artistici, paesaggistici e i prodotti enogastronomici”
Il turismo in questi anni ha premiato le città che hanno reso il loro centro storico bello e vivibile, liberandolo dalla presenza rumorosa, pericolosa e inquinante delle auto, offrendo al turista la bellezza di un'atmosfera vicina a quella che si respirava al tempo in cui vennero eretti gli edifici storici e le opere d'arte (si veda la città di Palermo con la sua iniziativa "Le vie dei tesori" e con la pedonalizzazione delle vie del Centro).
Obiettivo generale: creare una serie di interventi affinché la bellezza e il fascino della città antica di Alcamo e la qualità dei prodotti agricoli ed eno-gastronomici locali diventino il principale elemento trainante dello sviluppo economico e culturale degli alcamesi.
Obiettivo specifico: creare una nuova immagine di Alcamo, come Città storico-medievale, puntando su i suoi castelli e il Centro Storico, associandole la valorizzazione del motivo per cui Alcamo è conosciuta in Italia, come la figura di Cielo D'Alcamo e il Bianco d'Alcamo.

Esempi di scelte amministrative:

  1. Promuovere con una valida campagna di marketing un pacchetto turistico che preveda la visita guidata ai monumenti del centro storico con una degustazione di pietanze tipiche o, in particolari eventi, con una cena medievale dentro il Castello arricchita da musiche e danze medievali in costumi d'epoca
    2. Patrocinare e sovvenzionare eventi di grande richiamo turistico, quali:
    a) Rievocazione storica dell'ingresso di Carlo V ad Alcamo
    b) Palio medievale con: giostre equestre, tiro con l'arco, tiro con la balestra, sbandieratori ecc.
    c) Fiera medievale con prodotti tipici ed artigianali
    d) Creazione di una Festa Regionale del Ringraziamento per i frutti della Terra con la partecipazione di delegazioni di agricoltori siciliani in abiti tradizionali e dei loro prodotti e con: 1)una fiera attorno le mura del Castello di Città, 2) sagre gastronomiche , 3) convegni e mostre artistiche e fotografiche sul tema 4) serata in Piazza Ciullo con canti e balli folkloristici.
    3. Gara podistica per professionisti e dilettanti denominata "Tre Castelli": partenza dal Castello di Calatubo, passaggio per le vie del centro storico e davanti il castello dei Conti di Modica, salita sul Monte Bonifato con arrivo sotto la Torre dell'antico Castello. Premiazione e festeggiamenti in città.
    4. Istituzione del Premio Letterario Nazionale "Cielo D'Alcamo"
    5. Creazione di una ZTL in tutto il centro storico (antica città dentro le mura)
    6. Pedonalizzazione del tratto “stretto” di Corso VI aprile, dell’asse stradale via Rossotti/via Barone di san Giuseppe , delle strade attorno al Castello per metterlo in contatto pedonale a sud con la villa di Piazza della Repubblica e a nord con il resto del centro storico. Estensione ad ovest dell’isola pedonale di Piazza Ciullo fino a via Diaz inclusa, favorendo l’insediamento di piccoli esercizi commerciali ed artigianali tipici, per trasformare quella via e le altre viuzze adiacenti in un piccolo tipico mercato mediterraneo, la “Vucciria” di Alcamo, anch’esso fonte di attrazione turistica.
    7. Partecipazione a Bandi pubblici per progetti di:
    a) Completamento della pavimentazione in pietra delle vie del Centro storico.
    b) Restauro della prima chiesa madre di Alcamo “Santa Maria della Stella“
    c) Acquisizione e restauro dell’antico convento carmelitano, attualmente sede del Commissariato di Polizia.
    8. Cambio del sistema di viabilità intorno e dentro il Centro storico.
    Automatizzazione del parcheggio interrato di Piazza Bagolino e sua apertura tutti i giorni h24.
    9. Rivisitazione del Regolamento “Alcamo Città Albergo” già approvato nel 2005 con estensione degli interventi promozionali oltre alla tipologia ricettiva “bed and breakfast” anche a quella “casa vacanze”.
    10. Istituzione di linee bus urbane con mezzi ecologici che colleghino con corse molto frequenti il Centro con le zone periferiche e nel periodo turistico con Alcamo Marina, per permettere a turisti e residenti di spostarsi con mezzi pubblici.

martedì 8 marzo 2016

ANTONINO VALLONE, CANDIDATO SINDACO DI "PROGETTO ALCAMO" PARLA DEL SUO PROGRAMMA PER LA CITTA'


Il Prof. Antonino Vallone, candidato Sindaco del Movimento PROGETTO ALCAMO alle prossime elezioni amministrative, intervistato dal giornalista Giuseppe Maniscalchi per Alpa uno, illustra la bozza del suo programma elettorale, che è tuttora in fase di definizione.
Si coglie l'occasione per invitare gli Alcamesi che hanno idee valide per lo sviluppo del nostro territorio, di dare il loro contributo ed arricchire il progetto per lo sviluppo della città,
Alcamo e di NOI Alcamesi e tutti quanti NOI abbiamo il diritto e il dovere di contribuire allo sviluppo della nostra città.



IL FASTIDIO DEI MIGRANTI


Sono stato rimproverato da amici veri perché non ho mai scritto nessun post sul problema dei milioni di nostri disperati fratelli che, pur di  scappare dalla miseria, dagli orrori, delle stupide e crudeli guerre che distruggono le loro terre le loro case, la loro stessa identità, fuggono con tutti i mezzi possibili, molto spesso su barconi inadeguati ed insicuri, sui quali caricano le loro persone più care e che troppo spesso finiscono in fondo al mare.
Noi guardiamo queste tragiche vicende in televisione, magari ci indigniamo, quel poco che basta per non saltare il pranzo, e subito dopo ce ne dimentichiamo, magari perché un'altra tragedia viene annunziata in televisione e va a sostituire le precedenti.
Il motivo per cui non non mai parlato di queste cose è molto semplice: Non riesco a  trovare parole adatte a descrivere questi fatti e non riesco a trovare parole adatte ad esprimere tutto il mio orrore, rabbia e  sdegno verso un egoista occidente, arricchitosi sulla pelle di quelle popolazioni, che non vuole aiutare questi sfortunati fratelli (dico "non vuole", non "non può") .
Le  parole non servono a nulla. Occorrono fatti concreti  che  il ricco, cinico, egoista Occidente non vuole fare. 

lunedì 7 marzo 2016

Il PADRE NOSTRO in lingua Sabir - Padri di noi, ki star in syelo...



Quante lingue diverse e fra loro spesso incomprensibili si parlano in tutto il bacino del Mediterraneo? Forse troppe.
Se riuscissimo a superare l'ostacolo di questa moltitudine di lingue, potremmo conoscere meglio le nostre diverse culture, forse ci sarebbero meno contrasti e sanguinose guerre e il mondo sarebbe meno peggio di quello attuale che, diciamolo pure, è proprio orrendo. 
Ma questa impresa non sembra assolutamente possibile.
Eppure i nostri antenati avevano brillantemente superato questo problema. 
Avevano creato è un linguaggio derivante dalla mescolanza di lingue di popolazioni differenti, venute a contatto a seguito di migrazioni, colonizzazioni, relazioni commerciali e a questa lingua diedero il nome di SABIR, lingua parlata in tutti i porti del Mediterraneo per quasi otto secoli tra l'epoca delle Crociate a tutto ii primi anni del 1900.
Mille anni addietro riuscirono in una impresa culturale che noi, con lo straordinario progresso di tutte le scienze e tecnologie, non riusciamo nemmeno ad immaginare.
Sembra assurdo, ma forse 1000 anni addietro eravamo più evoluti di oggi.
Se volete approfondire, cliccate su
Grazie a Google e Wikipedia.

Il PADRE NOSTRO in lingua Sabir

Padri di noi, ki star in syelo, noi voliri ki nomi di ti star saluti. Noi volir ki il paisi di ti star kon noi, i ki ti lasar ki tuto il populo fazer volo di ti na tera, syemi syemi ki nel syelo. Dar noi sempri pani di noi di cada jorno, i skuzar per noi li kulpa di noi, syemi syemi ki noi skuzar kwesto populo ki fazer kulpa a noi. Non lasar noi tenir katibo pensyeri, ma tradir per noi di malu. Amen.

Il PADRE NOSTRO in lingua Sabir - Padri di noi, ki star in syelo...

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Quante lingue diverse e fra loro spesso incomprensibili si parlano in tutto il bacino del Mediterraneo? Forse troppe,
Se riuscissimo a superare l'ostacolo di questa moltitudine di lingue, potremmo conoscere meglio le nostre diverse culture, forse ci sarebbero meno contrasti e sanguinose guerre e il mondo sarebbe meno peggio di quello attuale che, diciamolo pure, fa proprio schifo. 
Ma questa impresa non sembra assolutamente possibile.
Eppure i nostri antenati avevano brillantemente superato questo problema. 
Avevano creato è un linguaggio derivante dalla mescolanza di lingue di popolazioni differenti, venute a contatto a seguito di migrazioni, colonizzazioni, relazioni commerciali e a questa lingua diedero il nome di SABIR, lingua parlata in tutti i porti del Mediterraneo per quasi otto secoli tra l'epoca delle Crociate a tutto il XIX secolo.
Mille anni addietro riuscirono in una impresa culturale che noi, con lo straordinario progresso di tutte le scienze e tecnologie, non riusciamo nemmeno ad immaginare.
Sembra assurdo, ma forse 1000 anni addietro eravamo più evoluti di oggi.
Se volete approfondire, cliccate su
Grazie a Google e Wikipedia.

Il PADRE NOSTRO in lingua Sabir

Padri di noi, ki star in syelo, noi voliri ki nomi di ti star saluti. Noi volir ki il paisi di ti star kon noi, i ki ti lasar ki tuto il populo fazer volo di ti na tera, syemi syemi ki nel syelo. Dar noi sempri pani di noi di cada jorno, i skuzar per noi li kulpa di noi, syemi syemi ki noi skuzar kwesto populo ki fazer kulpa a noi. Non lasar noi tenir katibo pensyeri, ma tradir per noi di malu. Amen.

domenica 6 marzo 2016

ASCOLTARE GLI OPERATORI DEL MONDO DELLA SCUOLA, BENE COMUNE DA SALVAGUARDARE

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La nostra ricchezza principale, che dovrebbe essere coltivata e tutelata, è l'intelligenza, l'elasticità mentale di capire le nuove idee e scoperte e di trasformarle in progetti che migliorino la qualità della vita di tutti noi ed in questo importantissimo campo siamo i numeri uno al mondo.
Nel mondo lo hanno capito tutti gli stati più avanzati ed infatti la nostra migliore gioventù è spesso chiamata a lavorare all'estero, con grave danno per la nostra società che perde le sue migliori intelligenze, ed ottengono grandi successi come dimostra il caso di Violetta Impellizzeri, per citarne uno.
Lo hanno capito tutti che i soldi investiti nell'istruzione sono un investimento prezioso che ha un eccezionale ritorno economico in termini di ricchezza e progresso.
Ma non lo hanno capito le nostre istituzioni.
L'Amministrazione Comunale, in campo prettamente locale, può fare molto.
Ma cosa ha fatto fino ad ora?
È per focalizzare questa grave lacuna e per rimediare, se possibile, a questi errori che 
PROGETTO ALCAMO
organizza questo incontro per
ASCOLTARE GLI OPERATORI DEL MONDO DELLA SCUOLA,
BENE COMUNE DA SALVAGUARDARE
La scuola è la cultura sono un bene comune e tutti dobbiamo partecipare.