sabato 11 luglio 2020

IERI LA PESTE MANZONIANA, OGGI IL CORONAVIRUS

Nel 1630 la peste descritta da Manzoni nei Promessi Sposi colpì tutto il mondo e anche tutta l’Italia settentrionale e non si diffuse nell’Italia meridionale, come ha fatto oggi il coronavirus.
Anche allora, come oggi per il coronavirus, non c’erano i vaccini e in più, a differenza di quell’epoca, la medicina era molto primitiva.
Il risultato combinato della mancanza di vaccini e dell’arretratezza della medicina fu molto più disastroso della più terribile guerra. 
A Milano morirono 3 milanesi su 4.
Nell’Italia settentrionale i morti furono quasi la metà di tutta la popolazione.
La società e l’economia dell’Italia settentrionale tornarono indietro in modo catastrofico.
Nella tabella sottostante sono riportati i morti per peste nelle principali città del nord e i dati sono presi da Wikipedia.
Si può dire che se allora i nostri antenati avessero avuto il vaccino questa tremenda catastrofe non sarebbe avvenuta?
Eppure anche oggi c’è gente che grida che i vaccini non si devono fare perché fanno male alla salute e perché le multinazionali dei farmaci ci guadagnano sopra. 
Ammettiamo che sia vero, e allora che faremo quando ci sarà il vaccino? non ci vaccineremo per protesta contro le multinazionanli che guadagnano sui vaccini?



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