giovedì 13 ottobre 2016

FORSE L'INFERNO È QUESTO

Stamattina ero praticamente solo sulla spiaggia di Alcamo Marina e avevo davanti a me questo paesaggio
Mare calmo e pulito, cielo limpido, quasi nessuno sulla spiaggia, atmosfera di pace e tranquillità.
Questo ambiente rilassante e gradevolissimo mi faceva pensare a quanto potremmo essere fortunati se solo riuscissimo a renderci conto della bellezza e della unicità della Terra e ne avessimo la massima cura invece di fare tutto il possibile per distruggerla.
La Terra, fra tutti i pianeti che si conoscono, è certamente il più bello e confortevole e su questo pianeta gioiello potremmo tutti vivere e progredire in pace e tranquillità.
Da quando esistiamo, invece, facciamo tutto il possibile per trasformare questo luogo meraviglioso in una pattumiera sempre più sporca e vasta, immettendo nell'ambiente, in nome di un certo tipo di progresso insostenibile, una quantità di veleni enormemente superiori alle capacità di smaltimento del nostro pianeta.
Nell'Oceano Pacifico vi è una pattumiera grande quanto due volte gli Stati Uniti, le dimensioni di un continente di spazzatura, costituita da rifiuti di plastica che le correnti oceaniche fanno convergere in quella zona e questo sterminato continente di plastica cresce in continuazione.
Enormi squilibri economici generano guerre, stermini di massa, distruzioni totali di grandi città  ed esodi di interi popoli che, per sfuggire a condizioni di vita insopportabili, si spostano (o tentano di spostarsi e molto spesso finiscono in pasto ai pesci) in altre parti del mondo dove naturalmente creano malumore e disagio ai residenti.
L'inquinamento atmosferico, dovuto agli inquinanti che in nome di un malinteso modello di progresso tutti gli stati immettono nell'aria, sta facendo salire la temperatura del globo oltre i limiti del sopportabile creando sconvolgimenti climatici che distruggono intere e vaste aree con cicloni tremendi che mietono vittime e distruggono intere zone. 
Tutte le più grandi città del Globo che si trovano vicino al mare, sono destinate entro il secolo ad essere sommerse dalle acque con danni economici e sociali indescrivibili se si continua a immettere nell'atmosfera enormi quantità di  gas serra che fanno aumentare la temperatura della Terra facendo scongelare i poli ed aumentare il livello di tutti i mari. 
Con queste prospettive da incubo i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri e disperati.
In questo modo l'umanità riesce a trasformare in un inferno questo piccolo gioiello cosmico che è la nostra Terra.
Si può uscire da  questo inferno?
Difficilissimo. Ogni singolo essere umano dovrebbe prendere coscienza delle mostruose ingiustizie e della drammaticità della situazione. 
Di questo e non di altro dovrebbero interessarsi tutti i politici della Terra, dal Presidente degli Stati Uniti  al consigliere comunale del paesino più sperduto, ma anche ogni ogni essere umano consapevole.
Ma questi argomenti inconfutabili, nei fatti, sono totalmente ignorati dalla politica  ad ogni livello e tutta la componente ricca dell'umanità va avanti come se questi fatti non la riguardassero.  
Lo capiranno mai che stanno distruggendo il pianeta e con esso la stessa specie umana e loro stessi?



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